Pensiero del viaggiatore

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25 agosto 2014

Andar per castelli.



Oggi voglio parlarvi di un castello che ho avuto la fortuna di visitare qualche anno fa, in occasione di una mia vacanza in questo Paese.

Per visitare il castello che vi voglio descrivere dovremo fare un viaggetto un po' lungo. Dovremo andare a Brasov, nel cuore della Transilvania, in Romania.

Qui si trova un castello davvero interessante e con una storia altrettanto curiosa.
Pare, pare, che qui sia vissuto il famoso Conte Dracula, quello che ha ispirato la storia del vampiro più famoso del mondo.

Siete curiose di scoprire qual'è questa storia e contemporaneamente di visitare il castello?

Bene, allora andiamo... oggi vi racconto la storia e domani vi faccio ammirare il castello in tutti i suoi angoli....








Una visita al Castello di Bran.



Parlando della Transilvania è naturale che il pensiero vada ad un personaggio famoso e conosciuto da tutti: il Conte Dracula.
In questa regione si trova un castello che è appartenuto a questo personaggio e naturalmente la voglia di vistarlo è stata grande, anche per conoscere una volta per tutte la vera verità su questo famoso Conte che ha acceso la fantasia di molti scrittori e registi.





Anche in questa visita saremo supportati dalla fondamentale conoscenza di Radu, ormai diventata la nostra guida personale.
Chi meglio di lui può raccontarci la storia di questo castello, la storia che si è fatta al suo interno e la fantasia che ha creato un personaggio così noto in tutto il mondo?
Ad ogni modo visto che potevamo contare su una guida personale e disponibilissima eccoci pronti ad andare alla scoperta di questa parte della Romania.

Arriviamo a Brasov verso mezzogiorno e prima di entrare nel castello decidiamo di pranzare ad una tavola calda che si trova nei paraggi. Dalle sue finestre possiamo già ammirare le mura del castello che si trova arroccato su di una piccola collina.
La sua costruzione così in alto è stata fatta per poter meglio controllare e difendersi dalle incursioni che alla fine del 1300 erano molto frequenti come in tutto il resto del mondo.
Un’altra funzione del castello era quella di fungere come punto doganale fra il commercio dell’oriente con l’occidente. Ogni merce che passava su quel tratto di strada era controllato e tassato.

Terminato il pranzo ci avviamo verso l’ingresso e per fare questo passiamo in una strada dove ci sono tantissime bancarelle che vendono souvenir riguardanti sia il castello, sia il Conte Dracula, sia l’artigianato locale.
Attraverso un grande cancello in legno ci incamminiamo su di una strada che ad un certo punto diventa molto ripida ed in certi momenti ci pare di scalare una montagna.
È tutta lastricata in pietra e delimitata da un muretto di contenimento su di un lato mentre sull’altro si trova una ringhiera a cui appoggiarsi per riprendere fiato.
Ad un certo punto eccolo, appare fra i rami degli alberi e la sua imponenza è grande.

Costruito su uno sperone di roccia a strapiombo sulla parte sottostante dà proprio la sensazione di rocca da difesa.
A ben guardare non sembra molto grande, il perimetro sembra abbastanza contenuto ma in compenso è molto alto.





Un piccolo portone in legno è l’ingresso del castello e da qui entriamo in una stanza con un grande fuoco e su di una parete c’è un grande cartello con scritta tutta la storia dalla sua costruzione fino ai giorni nostri.
Di peripezie ce ne sono state tante, passaggi di proprietà, conquiste, incursioni. Insomma di storia ce n’è molta fra queste mura, ma la nostra visita deve proseguire.
Abbiamo la fortuna di essere presenti in un momento di calma, non ci sono molti turisti e la nostra visita può procedere con i nostri ritmi.
Saliamo delle strette scale che ci portano al primo piano. Qui è tutto fatto in miniatura. Le scale sono strette, i soffitti sono bassi, le porte pure e non è difficile sentire qualche lamento perché dei turisti poco attento hanno battuto la testa contro lo stipite della porta!






Al primo piano dall’ingresso si accede a quattro stanze fra le quali c’è anche la camera della Regina Maria che vi soggiornò poco.
Nelle altre stanze si possono ammirare dei bei mobili ma che non sono gli originali del castello.





Dopo varie vicissitudini nel 2009 il castello è diventato ufficialmente di proprietà di Dominic Habsburg, nipote della regina Maria e figlio della principessa Ileana, ma esso venne spogliato di tutto il suo arredamento e questo venne trasportato in un museo a Bucarest. Per renderlo presentabile e visitabile l’attuale proprietario fece arredare le stanze con mobili che appartenevano alla famiglia degli Asburgo.





Non sono gli originali però anche questi fanno la sua bella figura.

Saliamo un’altra stretta scala e ci troviamo al secondo piano. Osserviamo delle camere, delle sale di lettura, delle stanze di disbrigo e tutte hanno un arredamento che richiama quello presente in Germania in epoca passata.





Ora ci accingiamo a salire un’altra scala ma, sorpresa, questa non porterà al terzo piano ma direttamente al quarto.
Durante i lavori di restauro è stata infatti scoperta questa scala di cui nessuno conosceva l’esistenza e che costituiva una via di fuga per il signore che in quel momento vi abitava qualora fosse stato invaso dal nemico.
Anche questa è molto stretta, ripidissima e buia. Ci si passa appena e al suo arrivo in cima ci si deve abbassare ancora di più che negli altri luoghi per poter entrare nelle stanze.
Sulla sommità di questa scala c’è anche un simpatico cartello che avvisa al pericolo che possono correre le “corna” se non si abbassa la testa per attraversare la porta.





Oltre alle varie camere presenti anche su questo piano, qui è possibile uscire su di una balconata che offre uno spettacolo impareggiabile sul panorama sottostante.
Da quassù si può comprendere l’importanza strategica di questo castello e della sua utilità nella difesa dagli attacchi dei nemici.
Lo sguardo spazia a 360 gradi sul panorama sottostante formato per lo più da una immensa foresta che in quel momento mostrava tutti i meravigliosi colori dell’autunno inoltrato.





Fra i rami quasi spogli si intravedeva anche l’abitato di Brasov, ed i loro tetti rosso fiammante facevano da contrasto alla natura che stava andando in letargo.
Da questa balconata si può dare uno sguardo anche al cortile interno del castello. 





Subito si nota che la costruzione è molto raccolta attorno a questo cortile. Se si allunga la mano si ha la sensazione di poter toccare la parete opposta del caseggiato da quanto è vicino.
Tetti spioventi, balconi di dimensioni minime, finestre ad arco e pennacchi che svettano sulla sommità del tetto sembrano lì che ti invitano a raggiungerli.





Ora ci accingiamo a prendere un’altra scala che ci porterà al terzo piano, quello che ancora non abbiamo visitato. È su questo piano che sono state create due stanze che raccontano come il castello sia stato abbinato alla leggenda del Conte Dracula.





Tutto inizia nel lontano 14esimo secolo quando ad abitare questo castello c’era un certo Vlad Tepes che fu insignito dell’Ordine del Drago, un ordine cavalleresco dedicato alle guerre contro i turchi, ed il cui emblema è un drago, comunemente associato con il simbolo del diavolo. Per uno strano gioco del destino il nome Drago tradotto è diventato Dracula. A questo si aggiunga poi il fatto che il figlio di Tepes divenne noto con il soprannome di Vlad l’Impalatore, per il suo modo spietato di eliminare tutti coloro che non si volevano sottomettere alla sua volontà.




Ora prendiamo uno scrittore che aveva in mente una certa storia e che venne affascinato da tutto questo ed ecco che la leggenda del Conte Dracula prende vita.
Grande cassa di risonanza e notorietà è poi arrivata dal cinema che ha messo su pellicola questa cruenta storia e ne ha fatto un successo internazionale.
Ed ecco servita la leggenda del Conte Dracula. Ma che nemmeno lontanamente assomiglia alla storia di questo castello.
È vero che  ci sono state battaglie, è vero che ci sono stati scontri cruenti, ma di quanto riportato nella storia di Dracula non c’è nessun nesso con l’intera vita del maniero.

Però intanto la notorietà ha fatto sì che molta gente venisse a visitare quello che sarebbe stata la dimora di questo conte vampiro e, nonostante tutto, ha fatto bene al turismo ed all’economia di questa zona.

Ed ora qualche informazione pratica per chi volesse fare una visita questo bel castello:





E' vivamente consigliabile raggiungere Brasov in auto. Bucarest è collegata a questa città dai mezzi pubblici ma per arrivarci con questo sistema è lungo e ci si mette molto tempo. Si deve prendere un pullman che porta a Bran, poi da Bran a Brasov ed infine un altro pullman che porti in prossimità del castello.
È un percorso che dura molto tempo ed è consigliabile farlo solo se al contempo si vuole ammirare il bel paesaggio che da Bucarest si osserva fino al castello.

Ci sono orari differenti a secondo della stagionalità:
dal 1 maggio al 30 settembre:
Lunedì: dalle 12:00 alle 18:00
dal Martedì alla Domenica: dalle 9:00 alle 18: 00
dal 1 ottobre al 30 aprile:
l’orario di chiusura è anticipato alle 16:00 rispettando i giorni d’apertura come nella stagionalità estiva.
Il prezzo del biglietto: 

20 leu, circa 5 euro, 
con sconti per senior, 
studenti di scuole superiori ed alunni delle scuole dell’obbligo. 
Per le riprese con telecamera si paga un supplemento di 20 leu mentre per fare fotografie la quota è già compresa nel biglietto.




In conclusione devo dire che grazie al supporto della nostra bravissima guida, abbiamo conosciuto a fondo questo bellissimo castello. In tutta sincerità me lo aspettavo diversamente, anche perché l’alone della vicenda del vampiro aleggiava in me, ma alla fine ho capito che la bellezza di questo castello non è solo dovuta alla sua storia, molto importante, ma anche alla sua architettura, alla sua presentazione ed alla sua posizione.

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