Pensiero del viaggiatore

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3 settembre 2014

Andar per castelli


Castel Thun: una meraviglia da visitare.



Oggi vi parlo di un castello che si trova in Trentino Alto Adige, e più precisamente a Vigo di Ton in provincia di Trento.

Dopo quasi vent'anni di restauro e parecchi soldini spesi per questo intervento, ecco che finalmente il 17 Aprile 2010 il castello ha aperto i suoi battenti al pubblico.

E così, approfittando di un fine settimana che promette bene, eccoci pronti per la visita in pompa magna.




La giornata è soleggiata e l’arrivo al castello viene accompagnata da una distesa di meli in fiore come mai mi era capitato di osservare.
Sull'alto del suo piccolo promontorio Castel Thun ci dà il benvenuto in tutto il suo splendore.


La strada per arrivare al castello è abbastanza stretta ed in salita. È tutta asfaltata ed è costeggiata da coltivazioni di mele a perdita d’occhio.
Dopo le prime curve ecco che si intravede il castello, adagiato sulla cima di una collina e che domina tutta la valle.

È bello, imponente, grande e la sua vista è un piacere.
In prossimità di esso c’è un parcheggio per auto, moto e bus ma data la sua esiguità in breve tempo è subito tutto pieno.
Per aver fortuna a trovare posto bisogna arrivarci abbastanza presto, altrimenti non conviene nemmeno provarci. È meglio lasciare l’auto un po’ prima, lungo le stradine che si immettono nelle coltivazioni e poi fare un po’ di strada a piedi. Si avrà così anche l’occasione di ammirare quella natura che ci circonda e ci accompagna fino alla porta del castello.
Le grandi mura che cingono l’edificio si fanno vedere con la loro grandezza e già si comprende l’importanza del luogo.

Intanto che ci avviciniamo all'ingresso vi racconto in breve un po’ della sua storia:
Castel Thun si trova a Vigo di Ton in provincia di Trento, nella magnifica Val di Non.




Costruito verso la metà del 13° secolo fu la sede della potente famiglia dei Thun
che nella Val di Non e nella Val di Sole possedeva altre residenze, segno della
loro ricchezza ed importanza sul territorio.
Dopo varie vicissitudini il castello venne acquistato nel 1992 dalla provincia di Trento ed incominciò il suo restauro, non solo dell’edificio ma anche del suo contenuto.
Castel Thun è l’unica dimora principesca trentina a conservare ancora intatti gli arredi originali, una ricca pinacoteca e preziose collezioni d’arte.

Ed eccoci arrivati di fronte all'entrata. 



Una porta quasi anonima, ma che si apre sui giardini che circondano il castello e che attraverso un viale ricoperto di ghiaia, ci porta alla seconda porta d’ingresso al castello.
Avevamo passato la prima cinta muraria ed ora ci accingiamo a superare la seconda.
Lo facciamo passando su un ponte levatoio che a suo tempo sovrastava un profondo fossato messo a difesa del fabbricato.
Un grande loggiato ci accoglie con delle massicce colonne che sorreggono una grande tettoia e dove un tempo trovavano alloggio e protezione le slitte e le carrozze. Delle strette bocche da fuoco sono poste su tutto il perimetro del muro e servivano ai soldati di un tempo per difendersi dagli attacchi del nemico.

Ora siano nel cortile dove si trova il castello vero e proprio.
Non aspettatevi guglie e tetti da castelli principeschi. Qui non trovate nulla di tutto questo.
Il castello ha più la parvenza di un grande maniero, ma non per questo la sua bellezza ne è sminuita.
Percorriamo tutto il perimetro del cortile e così scopriamo altri particolari di questo edificio:




incontriamo così la torre di Basilio, una delle quattro torri poste agli angoli del cortile. È così chiamata perché nel settecento un tal Conte Basilio la fece ricostruire dopo la sua distruzione durante una battaglia.
Si incontra poi la torre della biblioteca, dove un tempo questa torre era appunto adibita a biblioteca ed a luogo di ritiro e studio per gli abitanti del castello.
Guardando oltre il muro che congiunge queste torri abbiamo ammirato quello che una volta era detto il “giardino all'italiana".
Protetti e riparati da una grande cinta muraria c’era un grande spazio verde dove la famiglia poteva divertirsi e svagarsi nelle belle giornate, in estate e ricevere gli ospiti nella bella stagione.
Ora è tutto un prato verde, ma la vista è molto bella e piacevole.

Nelle due torri poste ai lati del loggiato che ci ha accolto venivano ospitati i soldati che dovevano provvedere alla sicurezza del castello e garantirne l’incolumità ai suoi abitanti.



Entriamo ora di fatto nel castello vero e proprio.
Al centro del palazzo c’è un bel cortile che è circondato dalle pareti interne del castello ed al centro di esso c’è un bel pozzo ancora funzionante.
Da qui andiamo a vedere la sala delle armi: una grande sala dove sono conservate le armi del tempo: cannoni per la difesa, alabarde e spade in dotazione ai soldati, palle di cannone sia in marmo che in ferro...


Vicino alla grande scalinata che porta ai piani del castello si trova la cappella di San Giorgio affrescata con pitture di tardo rinascimento che raccontano la storia di Santa Barbara.
Nelle vicinanze della cappella era possibile visitare anche il forno dell’edificio. Una grande stanza con un enorme forno dove si preparava il pane per tutta la comunità che a suo tempo abitava il castello.

Saliamo al primo piano ed incontriamo la zona cucina dello stabile.



Grandi stanze dove da qui si preparava tutto il cibo che veniva servito nel castello.
In una delle stanze c’è un antico fuoco, grande, imponente dove venivano messi a cuocere anche mezzi buoi per volta.
Un grande tavolo con sopra le stoviglie dell’epoca ed alle pareti delle grandi mensole con appoggiati sempre i piatti ed i bicchieri dell’epoca. Che non erano in vetro, cristallo o ceramica: tutto era fatto in peltro.
Accanto alla grande stanza della cucina c’e n’era un’altra un po’ più piccola detta del disbrigo: qui i piatti pronti passavano un ultimo controllo prima di essere portati nella sala da pranzo ed essere serviti ai commensali.


Attraverso la grande scalinata ci portiamo ora al secondo piano del palazzo.
Ci accoglie un grande loggiato da cui è possibile guardare ed osservare il cortile sottostante e l’intero palazzo da una prospettiva un po’ diversa.




Subito veniamo fatti passare nella grande sala da pranzo che vedeva riuniti tutti i nobili di palazzo.
Un grande tavolo rotondo è al centro della grande sala, mentre addossati alle pareti si trovano mobili di magnifica fattura, tutti originali dell’epoca e magnificamente conservati.
Non mancano anche le stoviglie, i bicchieri, i suppellettili, tutti rigorosamente autentici.

Attraverso un corridoio arriviamo allo studio della contessa: grandi quadri appesi alle pareti raccontano delle fatiche di Ercole, mobili intarsiati arredano lo studio e preziose tappezzerie si intravedono sotto ai quadri.



Sempre sullo stesso piano si visita la sala denominata “degli antenati". Tanti quadri rappresentati da antiche dame, gentiluomini e prelati raccontano la storia di questa aristocratica famiglia che per secoli ha vissuto nel castello.
Riprendiamo la grande scalinata e passiamo al terzo piano del fabbricato.
Qui troviamo le varie camere dove i nobili dormivano o passavano il loro tempo a scrivere e a rilassarsi.

Sono tutte molto grandi, hanno delle grandi finestre che illuminano l’ambiente e, in un angolo, delle enormi stufe in maiolica provvedevano al riscaldamento nei mesi invernali.



Fra le stanze più conosciute vi segnalo la stanza del Vescovo.
È detta così perché in effetti qui vi soggiorno davvero un vescovo.
Un componente della famiglia divenne vescovo e durante il suo soggiorno al castello ebbe una bellissima camera dove potersi ritirare a riposo.
Tutta rivestita in legno lavorato ha al suo interno un grande letto a baldacchino, una meravigliosa stufa in maiolica azzurra ed una porta talmente decorata che è una meraviglia da guardare.




Ma tante altre sono le camere arredate che si possono ammirare su questo terzo piano.
Sono tutte arredate come erano all'epoca.
Grandi letti a baldacchino, divani, sofà, scrittoi, secretaire e tavolini occupano ogni centimetro di spazio.
Ed il bello è che si possono guardare tutti da vicino. Ammirare la loro raffinata fattura, osservare i vari periodi in cui sono stati eseguiti, vedere i vari gusti che i proprietari della camera avevano.



E se questo non bastasse allora ecco che lo sguardo può andare oltre le grandi finestre ed ammirare il panorama che si presenta di fronte ai nostri occhi.
Siamo all'apice di una collina: il castello domina tutta la vallata e di cose da vedere ce ne sono moltissime.

Ora la visita interna al palazzo è terminata, si ritorna al piano terra attraverso quella grande scalinata che piano piano ci aveva portato fino ai piani alti.



Nello scendere è facile che la nostra attenzione sia attratta dalla meravigliosa veduta che si può ammirare attraverso le grandi finestre poste sui pianerottoli della scala.
La grande vallata che si ammira è quella della Val di Non, tutto intorno la cornice delle Alpi ci saluta con le sue cime ancora un po’ innevate e sulla valle mille punti scuri sono le case ed i paesi che la popolano.
Una magnifica vista che non avrei mai smesso di stare a guardare, ma purtroppo la gente incalza ed io devo lasciare il posto ad altri.




Ritorniamo all'esterno del castello e restiamo ancora un po’ in ammirazione.
Ci avranno anche messo vent'anni a restaurarlo, avranno speso anche parecchi soldini, ma il risultato ottenuto devo dire che vale tutti gli sforzi fatti.
È come immergersi per un po’ nella vita che si faceva in quel periodo. Osservare da vicino le stanze, i mobili, gli arredi di un palazzo nobile.
Un’esperienza che di certo resterà nella mia mente per molto, moltissimo tempo.




Alcune notizie utili per chi volesse andar a visitare il castello.

Orario d’apertura:
Il castello è aperto dal martedì alla domenica con i seguenti orari:
dal 4 maggio al 7 novembre dalle 10,00 alle 18,00
per il resto dell’anno dalle 9,30 alle 17,00
in dicembre aperto solo il sabato e la domenica, altri giorni solo su prenotazione.

Il castello resta chiuso tutti i lunedì non festivi, il 25 dicembre ed il 1° gennaio

Biglietto d’ingresso:
euro 5 per gli adulti
euro 3 per i ridotti.

Su prenotazione è disponibile anche un servizio guida, sia per gruppi che per singoli.
Per informazioni telefonare al numero 0461 - 657816
Se invece volete conoscere la storia di questo castello in modo più approfondito allora consultate il seguente indirizzo web:

http://www.castelthun.com/

qui potrete trovare anche informazioni su come giungere al castello.

Vi auguro una buona visita a questo meraviglioso luogo trentino.

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